Artemis I (Artemis 1) Milano sulla Luna

Manca pochissimo ormai, e a meno che non si presentino nuovi guasti tecnici o problemi meteo dell’ultimo minuto, , la missione Artemis I partirà per la Luna, questa volta non solo per dimostrare che si può fare, ma per restarci, creare una base e iniziare a sfruttare le risorse presenti sul suolo lunare.

Ma cosa centra tutto questo con Artemis I e Milano?

Non tutti lo sanno, ma Milano è di fatto una città lunare. Ma in che senso? Ve lo spiego: la Luna, fin dai tempi antichi è considerata un simbolo femminile. Questo per il fatto che le lunazioni interagiscono con la fertilità femminile, e un tempo, non esistevano altri metodi se non quello di calcolare le fasi lunari per sapere quando una donna avrebbe avuto più probabilità di procreare. La Luna è legata anche al ciclo delle stagioni, importantissimo per l’agricoltura, e pertanto alla sopravvivenza degli antichi popoli anche qui fertilità legata questa volta alla dea madre, alla terra. Milano è una città “femminile”, legata ad antichi simboli che si ricollegano alla fertilità.

Milano. la fertilità e il calendario lunare.

Il simbolo di Milano più noto è ovviamente la Madonnina, che svetta sul Duomo di Milano. Inutile dire che la sua figura esprima sia il simbolo di purezza sia quello della fertilità incartanti in una unica immagine. Prima del culto cristiano, Milano era dedicata sempre ad una figura femminile, Belisama, dea degli antichi Insubri. Altro simbolo femminile e di fertilità è la “scrofa semilanuta”, simbolo della nostra città persino considerata, secondo una leggenda all’origine del nome della nostra città, lo abbiamo visto nel video di Milano Misteriosa “il nome di Milano nei secoli“).

Un calendario lunare al centro del “Medhelan” milanese?

Uno dei reperti archeologici più antichi che si conoscano a Milano, è la pietra del Tredesin de Marz, a cui è dedicato il video di Milano Misteriosa “El tredesin de Marz #13marzo”.
Stiamo parlando di una pietra circolare con un foro nel centro e 13 raggi, che partono dal centro per arrivare fin quasi al perimetro esterno della pietra. 13 raggi, come i 13 mesi lunari del calendario celtico, in uso tra le popolazioni insubri prima dell’avvento del calendario gregoriano. Questa pietra, come potere maggiormente comprendere nel video, è stata nel tempo spostata in diversi luoghi, e potrebbe essere stata inizialmente, al centro di quello che era di fatto il santuario insubre, da cui si sviluppò in un secondo tempo Milano questo santuario era denominato Medhelan.


Come possiamo osservare la Luna da Milano?

Se siamo a Milano , possiamo vedere la Luna in moltissimi modi. Possiamo, banalmente, guardarla in cielo, possiamo guardare la Madonnina, che simboleggia appunto la divinità lunare, possiamo guardare il basso rilievo della scrofa semi lanuta in piazza mercanti, e nei prossimi giorni potremo guardarla anche in televisione, mentre la navicella Orion della missione Artemis I si avvicina al nostro satellite, regalandoci per la prima volta dopo anni, immagini mozzafiato del nostro satellite e del nostro pianeta natale, ma possiamo anche andare a vederla da vicino, molto più da vicino, senza doversi spostare. Basta infatti, andare al museo della scienza e della tecnica di Milano, in Via San Vittore 21.
Milano infatti ospita l’unico frammento lunare presente in Italia, un “souvenir” portato sulla terra al termine della missione Apollo 17, l’ultima missione lunare che si svolse tra il  7 e il 19 dicembre 1972.

Ma ci sarà anche un piccolo pezzo di Milano effettivamente nella Missione Artemis I, infatti, Leonardo S.p.a. e CBL electronics forniscono e testano le Unità di Condizionamento e Distribuzione dell’Energia realizzate a Milano per l’ESM.