Lo strano “volo” del dragone del Duomo di Milano

I draghi non esistono e non sono mai esistiti. Esseri di tali dimensioni, anche avendo un’apertura alare importante, non potrebbero mai sostenersi nell’aria con il solo battito delle ali, figuriamoci un dragone di pietra, o meglio in marmo di Candoglia. Eppure un gargoyle che faceva parte del Duomo di Milano, ha girato per mezza Europa, per un periodo che spazia tra il 1943 ed oggi, quando è stato finalmente catturato.

Beh, non è proprio così ma poco ci manca. Il nostro gargoyle ha effettivamente volato, ma per colpa di una bomba che pur non colpendo direttamente il Duomo, ne ha causato il distacco dalla guglia numero 6, della cattedrale milanese.

I gargoyle del duomo di Milano

Come ogni cattedrale gotica, anche il Duomo di Milano ha molte figure chimeriche posizionate sulla guglie. I gargoyle del Duomo però hanno anche una funzione pratica oltre che quella esoterica, ovvero, funzionano come doccioni per il flusso delle acque piovane. Scacciano gli spiriti maligni, e fanno defluire la piogga.

Ciò che è per terra non è di nessuno

Potremmo anche dire quel che è perso è di chi lotrova, anche se al dire il vero, sempre di furto si tratta, e con l’aggravante di non rubare solo ad un singolo cittadino, ma alla città intera, anzi, al mondo intero, dato che era ed è parte di un bene culturale di valore storico mondiale.

Qualcuno lo ha preso, e se lo è portato a casa.

Dopo il bombardamento, approfittando della confusione qualcuno lo ha raccolto, e pensando che sarebbe stato un ottimo affare, lo ha portato a casa. L’operazione criminosa non deve essere stata del tutto facile, parliamo di una statua in marmo del peso di qualche quintale.

Il gargoyle, che rappresenta appunto un drago alato, è stato catturato, insieme a chi lo stava per rivedere, presso un restauratore, nei paesi bassi. Il progetto era quello i venderlo ad un’asta, in una fiera dell’antiquariato.

La cattura

I carabinieri del nucleo TPC (Tutela Patrimonio Culturale)d Monza, in collaborazione con EUROJUST, il corrispettivo olandese, dell’organo del TPC, hanno impedito l’ennesimo passaggio di proprietà, e confiscato il gargoyle che era stato registrato da una galleria d’arte milanese, con un certificato falso, come proveniente dal nord Europa.

In viaggio per l’europa.

Il nostro drago ha viaggiato parecchio. Partito da Milano, è stato portato in Olanda, poi in Belgio, questo, per quel che sappiamo, ma potrebbe essere passato per altri paesi, di vendita in vendita. Strano che nessuno si sia accorto dell’assomiglianza con altri gargoyle del Dumo di Milano, trattandosi di esperti e collezionisti, che avrebbero altresì facilmente potuto capire di che marmo si trattava. Dato che il prezzo di vendita era notevole, è chiaro che chi vendeva e chi acquistava ne conoscesse la provenienza.
Ora si spera, il gargoyle farà un nuovo “volo” per tornare a difesa della guglia numero 6, o forse più probabilmente, nel museo del Duomo di Milano, in quanto al suo posto è presente un nuovo Gargoyle.

I draghi sono però esistiti veramente, ci sono documenti storici che lo provano. Non ci credete? Provate a guardare il video “i draghi di Milano del format Milano Miseriosa su Youtube.

I Draghi di Milano